La Signora del Blues

LA SIGNORA DEL BLUES (1972)
La vita di Eleonora Fagan, più nota con il nome di Billie Holiday, che conquistò il successo nel mondo del jazz e del blues, imponendosi come una delle migliori cantanti di sempre. Morì nel 1959, a soli 44 anni consumata e minata  dall'abuso di alcool e droghe, con i quali cercò di soffocare un dolore esistenziale che la portò alla morte. Un padre assente ed una madre ugualmente mai presente a causa del lavoro, Eleonora vaga in cerca di lavoro per guadagnarsi la vita, ma le umiliazioni e la fame la costringono a cedere al mondo della prostituzione.
Il suo spirito libero non regge quella vita doppiamente schiavizzante e pian piano si fa strada tra decine di locali, ma la musica non basta a tenerla lontana dalla droga, anzi fu il bisogno di tenersi in piedi e sveglia che la portarono ad assume la droga. Soltanto la presenza del suo grande amore, Louis mckay,  riusciva a tenerla lontana dai guai.
Billie Holiday, con l'aiuto e il supporto di Artie Shaw, fu tra le prime cantanti nere ad esibirsi assieme a musicisti bianchi. Nei locali dove cantava, Holiday doveva usare l'ingresso riservato ai neri, e rimanere chiusa in camerino fino all'entrata in scena. Una volta sul palcoscenico, si trasformava in Lady Day; portando sempre una o più gardenie bianche tra i capelli, che divenne il suo segno distintivo.

Nessun commento:

Posta un commento