In Principio c'era la Musica

LA CREAZIONE DELLA MUSICA
O LA MUSICA CHE CREA ?
Nel "La musica degli Ainur", un breve racconto che dà inizio al Silmarillion di Tolkien, viene descritta la cosmogonia tolkieniana dove il Dio crea pensando ogni cosa, ma il pensiero visto come un onda sonora dà ad ogni creatura una Nota Musicale, quindi ogni creatura messa insieme non è che un infinita armonia e sinfonia orchestrale. L'armonizzazione tra le creatura avviene al contatto, nel mettersi in sintonia, creando l'unisono (l'accordo), mentre il silenzio che lega le note era l'ammirazione delle note al loro Dio Eru, quindi l'attenzione è il sublime Silenzio, grembo della musica. Ma Melkor non volle ubbidire ad Eru e crea la dissonanza che rompe la monotonia e dà spazio a toni diversi, alla creatività, alla ricerca, le creature o note stonate danno luogo al diverso e all'integrazione. Questo che simbolicamente avviene in natura capita anche nell'anima: siamo in sintonia con persone che sono armoniose, che hanno le nostre note, che pensano come noi all'unisono, ma ci troviamo disturbate da quelle stonate, dissonate e che ci portano al silenzio o alla ricerca di integrità interiore. Ma non solo le persone hanno una nota, anche gli oggetti, basta toccare e colpire un legno un ferro un vetro, sempre note diverse, lo stesso vale per pensieri, sentimenti, anime, sono tutte partiture nel pentagramma dell'universo musicale dell'essere.

YIN YANG MUSICALE
All'inizio dell'umanità, musica e medicina erano una sola dimensione, con una evoluzione parallela all'evoluzione della mente umana. La guarigione,nelle prime civiltà umane, passava attraverso il fenomeno dell’incantesimo: l'unione di ritmo, suoni e droghe. Dalle tribù millenarie, agli Indiani d'America, fino alla medicina egizia con il papiro di Ebers, portano nella storia l’unione costante tra il suono (musica, danza) e la medicina (preparazioni naturali, droghe). 
Con la civiltà cinese si forma la triade musica-medicina-numerologia; la nascita della medicina energetica basata sui cinque elementi (Terra, Fuoco, Acqua, Legno, Metallo) in unione con la personificazione della scala pentatonica, formata dalle cinque note fondamentali della musica (fa-do-sol-re-la). I dodici meridiani cinesi del circolo dell'Energia Vitale, provengono dalla emanazione della scala musicale a dodici note, la scala cromatica. Il numero dodici rappresenta il numero fondamentale al parallelismo meridiani-musica, con i concetti Yin (6 meridiani-6 note) e Yang (6 meridiani-6 note): l’unione di Yin e Yang produce ritmo (musica) e salute (medicina).

MUSICOTERAPIA
Secondo la musicoterapia, la maggior parte delle patologie trova origine nei conflitti emozionali sofferti dalla persona. I disturbi di origine emotiva vanno ad interferire con il nostro sistema bioenergetico, costituito dai centri neuro-endocrini che regolano tutte le nostre attività. Se l'energia che li alimenta non si mantiene ad un livello costante in tutti i centri, si verifica un blocco che causa disequilibrio, disfunzioni o addirittura malattie. I blocchi di energia si localizzano in determinate zone del corpo, con ghiandole, organi e chakra corrispondenti. La musica è uno dei mezzi attraverso cui possiamo entrare in contatto con armonie e vibrazione positive, un vero e proprio massaggio interiore, una carezza all'anima.

Il fisiologo francese Féré de la Salpetriere fu il primo a misurare l'influenza del suono/musica sull'organismo umano, osservando che sono soprattutto gli stimoli ritmici a fare aumentare il rendimento corporeo e la resistenza muscolare. 

E DIO CANTO' IL SUO CREATO...
In tutte le civiltà antiche e tradizionali il suono e la musica erano considerati sacri, infatti ancora oggi la musica viene chiamata "arte divina". Il dio greco della musica e della guarigione, Apollo, produceva armonie nei cieli con i suoi movimenti ritmici, il figlio Orfeo curava il corpo e l'anima con la poesia e la musica e con il suo canto riportò in vita l'amata Euridice. Nella mitologia induista la musica, in origine, era riservata alle divinità che ebbero poi pietà degli sforzi umani e portarono tra loro la musica per alleviarne le sofferenze. Nei libri di Tolkien Dio crea il mondo cantando...

SCOPRI LA NOTA MUSICALE DELLA TUA ANIMA
Presso gli uomini primitivi vi era la credenza che ogni essere possedesse un proprio suono o un proprio canto segreto che lo rendeva vulnerabile alla magia. 
L'esistenza inconscia d'un suono segreto personale e' certo e conferma la credenza secondo la quale ogni uomo nasce con un suono interno proprio al quale risponde.
I Greci utilizzarono la musica e svilupparono sensibilmente la sua applicazione nella prevenzione e la cura di malattie fisiche e mentali.

UDIRE, SENTIRE, ASCOLTARE E... PALPARE LA MUSICA
Distinguiamo una fase dell' "udire" i suoni come fenomeno periferico legato all'orecchio, una fase del "sentire" che si collocherebbe soprattutto nelle funzioni talassiche, per arrivare ad "ascoltare" la musica, con un coinvolgimento globale del nostro sistema nervoso e delle funzioni psichiche a questo connesse. Oltre all'emozione, la musica comporta sull'ascoltatore delle reazioni a carico della sfera vegetativa: si assiste a modificazioni della pressione sanguigna, della frequenza cardiaca, della respirazione ecc., ma per lo più anche quando la musica è percepita inconsciamente.
La musica va considerata da un lato un linguaggio non verbale, dall'altro un mezzo di comunicazione dell'emotività.

LA MUSICA RESA BANALE E PROSTITUITA
Oggi la musica si consuma, non ti gusti una canzone che già ci sono 2 nuove che la sostituiscono nelle classifiche di vendite, non la si utilizza come un mezzo trascendentale in senso spirituale, ma come uno dei tanti oggetti usa e getta, perciò si è dissacrata, diventata soggetta alla moda, roba da spazzatura. Chi la produce ha abusato della musica, rendendola un oggetto di consumo di commercio di arricchimento. La musica serviva per accompagnare un atto sacro, per trasformare in sacro ciò che sacro non era. Era utilizzata come una terapia di rilassamento, come un metodo introspettivo per andare in altre dimensioni, in altri livelli di realtà. Ora l'atteggiamento e l'attitudine sono ben diversi ed è evidente che portino a risultati diversi: al rumore e non più al suono armonico. L'uomo moderno teorizza la musica in modo distratto, mentre fa altre cose, la musica quindi risulta un sovrappiù. Per non parlare dei testi carichi di violenza, odio, delusioni.

I suoni che ti toccano dentro
quando ti identifichi con una canzone
hanno sapori indelebili di eternità,
sono tatuaggi sonori, visioni interiori
la musica scolpisce dentro l'anima.


7 CIELI O ARMONIE MUSICALI
La scala musicale, almeno per il nostro mondo latino, non sono altro che le abbreviazioni della descrizione del "Raggio della Creazione" ossia i 7 cieli, cioè la scala universale delle vibrazioni:
  1. DO   è il cielo DOMINUS che deriva da domus cioè la "casa" luogo dove risiede la MADRE, facciamo attenzione la parola donna viene proprio da domus= casa. Sono stati i romani che hanno dato alla parola Domine il significato di Dominio quindi il Signore. 
  2.  SI è il cielo SIDERA che è lo spazio siderale, dal latino sidus che significa stelle. E' il cielo dei deSIDERIA o desideri.
  3. LA è il cielo LACTEA, cioè la via lactea, che è il colore biancastro della nuvolosa intorno alla terra, in greco chiamato galaxia... è il cielo del nutrimento di vita.
  4. SOL è il nostro sistema solare che corrisponde al latino sole che è il nostro centro e corrisponde al Dio greco Helios che significa lucente, splendente, è il cielo della luce.
  5. FA è il cielo di FATA, perchè tutto il movimento e l'armonia e le vibrazioni dei cieli superiori creano il nostro destino che in latino si dice appunto il fato, parola che significa ciò che è stato detto o fatto, perchè tradizionalmente si pensava un Dio che creava con la parola: detto e fatto. Le nostre fatine non sono altri che messaggeri terrestri di questo cielo divino.
  6. MI è il nostro MICROCOSMO, è il MI cielo il mio pianeta, la mia sfera.
  7. RE è il cielo della REGINA il nostro mondo sotterraneo, quello che ci attrae e governa, in psicologia lo chiamiamo inconscio, è la Luna, la luce che regna nel nostro buio. 


7 (cieli divini) + 5 (elementi) = 12
Quando parliamo di note facciamo sempre riferimento alle 7 classiche note a noi ben note (do,re, mi, fa, sol, la, si) di cui abbiamo parlato precedentemente spiegando il loro riferimento ai 7 cieli. Poco invece se ne parla degli altri 5 suoni che li collegano. C'è un mondo esoterico davvero da favola sotto queste note musicali: le note sono 7 (Yang bianche), mentre i suoni nascosti sono 5 (Yin neri). Questi suoni (non sono note in quanto mancanti di un semi tono) a sua volta hanno un doppio nome, cioè Do diesis (come se aumentassimo il Do di un semitono) oppure Re bemolle (come se diminuissimo il Re di un semitono) sono la stessa cosa, per cui nei nomi non sono 5 bensì 10, come le nostre dita o come i nostri sensi: 5 esterni (diesis) e 5 interni (bemolle), come le sephirot dell'albero della vita. Sono anche 5 gli elementi in natura (acqua, aria, fuoco, terra ed etere). Questi suoni sono come portali, passaggi, a livello psicologico sono le sfumature latenti che pochi sanno cogliere (Il termine deriva dal greco dìesis che significa intervallo).
 A livello razionale esiste l'idea che è una nota invece l'intuizione è un semitono che lega tutte le idee (come i semitoni legano le note). Di questi suoni se ne parla ben poco perchè sono intuizioni, quindi impressioni o vibrazioni che vengono dall'inconscio, non hanno nome sono sensazioni. Infine, i 7 cieli sono quindi collegati da questi passaggi interiori, accessibili a chi ha intuito, introspezione, un fine udito, sensazioni sottili (some i semitoni). 

NADAYOGA E MUSICOTERAPIA
Nell'album musica ne abbiamo già parlato dei benefici salutari della musica, qui un accenno doveroso alla corrispondenza musica buona = vibrazione positiva = energia benefica = buona salute. L'antico termine sanscrito "Nada" indica che il suono trae origine dall'unione tra l'energia del respiro (na) e quella del calore (da) ed è proprio l'attrito del fiato contro le corde vocali che fa scaturire la voce. Il primo effetto di questo attrito si ha infatti nell'utilizzo di sistemi e tecniche vocali per attivare un'azione del respiro sull'energia vitale, il Prana. L'atomo è in salute quando ha il suo movimento armonioso, quando si ferma o accelera più del normale l'atomo si altera. L'attivazione dell'elemento calore, che nei Veda è associato alla coscienza (Cit-Agni) è l'attrito. Il suono riesce quindi ad evocare tale energia, il calore percepito durante il canto è un indicatore di questa attivazione. Nel caso di emozioni "trattenute" siamo di fronte ad energia ghiacciata, cristallizzata, in quanto privata della sua forza dinamica, e che è necessario scioglierla ed elaborarla. Sappiamo che parlare dei propri problemi già aiuta a scongelare queste energie bloccate e di conseguenza i sentimenti e le emozioni collegate. Le emozioni sono paragonabili a onde in quanto energia dinamica attivata dal contatto e dal confronto tra l'individuo e la realtà, e come per le onde, esse non possono essere arrestate o soppresse ma solo trasformate, in caso di necessità. La voce ed il respiro possono essere dei potenti strumenti di trasformazione, liberando i canali dell'energia vitale dalle tossine interiori che oltre a condizionare ed inquinare la mente, possono creare conseguenze negativa anche a livello fisico. Cantate semplicemente le note, la pura voce, fatela risuonare dentro il vostro corpo ed ascoltatela, è liberatoria.

NADAYOGA
E' un aspetto dello yoga che utilizza il suono, i mantra e la musica al fine di raggiungere l'integrazione della personalità, la ri-connessione con il Divino e la realizzazione spirituale. Nada: indica il suono primordiale, il suono nella sua essenza, energia ed emanazione della potenza creatrice che genera l'universo. L'antica disciplina indiana del Nada Yoga ci aiuta a scoprire chi siamo veramente dal tono della voce e a liberare, con il canto e con la musica, le emozioni represse. Ogni essere umano assume una vibrazione che lo distingue e lo rende nota unica e caratteristica del grande concerto cosmico. Scoprire quale è la propria nota personale (il tono e timbro della tua voce) e come vibra dentro il corpo che fa da cassa armonica, aiuta a riarmonizzare le energie per stare meglio nel proprio corpo, nei luoghi e con le persone con cui si vive in tutti gli ambiti, in coppia, in famiglia, sul lavoro.

LA MUSICA E LE VIBRAZIONI DEL NOSTRO INCONSCIO
La musica è suono e questo è vibrazione. Quando ci piace una canzone tutto il nostro essere si mette in sintonia con quella canzone, diciamo che ci rapportiamo in coordinate. La musica colpisce la nostra Ombra (il Sè individuale) con la sua luce. Ma che tipo di musica ascoltiamo? La musica rivela anche la nostra anima, la disposizione interiore che abbiamo per accogliere certi accordi o armonie. A qualcuno dà ai nervi il rap, ad altri la musica classica produce sonnolenza. Come mai?
La nostra anima diciamo che è come una cassa di risonanza fatta di diversi materiali, alcuni sono fatti di seta, altri di cristallo, altri di legno, altri di piombo, perchè siamo tutti diversi nel temperamento. Alcuni hanno bisogno di percussioni forti per tirar fuori una dolcezza (tipo quello che deve ascoltare hard rock per gustarsi il ricordo di un bacio) ad un altro invece lo stesso ricordo affiora con un lento di Blues.
Nella musica come nei gusti non ci sono disgusti, ognuno ha i suoi, è una sensazione prettamente soggettiva.  Ma in linea di massima possiamo approfondire queste vibrazioni soltanto con soggetti molto evoluti psichicamente, capaci di ascoltare e gustare ogni tipo di musica, persone che noi chiamiamo musicalmente poliedrici o sincretisti:


LA VIBRAZIONE DELLA MUSICA CON LE COORDINARTE DEL NOSTRO TEMPERAMENTO INTERIORE
 Sull’ordinata abbiamo il corpo con cui sentiamo la musica attraverso 3 potenzialità:  il tatto, le emozioni e la sensibilità, mentre sull’ascissa  andremo a scavare nell'anima i ricordi, le intuizioni e i pensieri che la musica sollevano. Al Punto zero si trova l'inconscio in silenzio. Adesso possiamo in base a quel grafico cercare gli effetti che in noi si scatenano con i diversi tipi di  musica. Facciamo alcuni esempi e vediamo che la musica urta con le sue vibrazioni i nostri stati d'animo interni:
- La musica classica è priva di parole, si solleva quindi sulla scala dell'intuizione ma ha bisogno di molto tatto, non tutte le persone hanno queste qualità astratte, ragione per cui non è una musica per tutti, il suo centro sta nelle emozioni intuite. Chi ha poche capacità astrattive, è normale che con la musica classica sprofondi nel sonno o la noia.
- Il heavy Metal, il Dark Gothic, il Hard Rock, come vedete è un pensiero carico e piatto verso l'inconscio, il buio, per risalire verso l'emozione, formando un vuoto nell'intuizione, il caos, gli aspetti tanatologici (morte, odio, distruzione). Come vedete il tatto e la sensibilità vengono soltanto sfiorati per cui alcune persone che si concentrano in questi aspetti non reggerebbero una canzone Metal, la troverebbero assordante, priva di tatto, non delicata, caotica.
- La musica Disco, latinoamericana, Pop prende tutto lo spazio all'emotività, partendo da ricordi spinti da affetti, sensibilità, emozioni molto pure e persino grezze, ecco perchè è una musica che si può discostare dal pensiero, dai testi lucidi e profondi, colpisce di più il suono che la ragione. Ma una persona che ha un carattere un po teso, con una rigidità interiore, non solo non è portata a ballare ma potrebbe anche sentirsi ansiosa ascoltando musica Disco o Tecno o di discoteca.
- Il Rap, del tutto particolare, resta un asse sul pensiero, fatto come ben sappiamo di parole, dialogo frenetico, musica caratteristica di una generazione che ha troppo da dire, quasi intasati che però si fa fatica persino a capirlo e sentirli, infatti il punto centrale resta solo il pensiero senza intuizione, senza tatto, uno sfogo frenetico di parole. E' una musica difficile da capire perchè difficile da ascoltare e chi la ascolta crede di capirla soltanto perchè la sente, ma è troppo profonda ... è l'opposto alla classica, soltanto che manca di pausa riflessiva (parole ... parole ... parole), la sua velocità colpisce l'ansia di molte persone ma smaltisce il nervosismo di altri.
- Musica Blues e Jazz... da notare come sorge dai ricordi intuitivi per sollevarsi sull'asta delle emozioni, è una musica verticale (contrario al rock che è orizzontale alla ricerca di progresso e risposte), questa è alla ricerca di soluzioni e domande trascendentali. E' una musica dove si allargano le visuali interiore della percezione del sè, ma come vedete alla base del blues resta un aspetto inconscio legato alla nostalgia che sfiora anche la tristezza.

Come vediamo in queste linee grafiche, le vibrazioni in noi sono come un onda sonora, contenuti impulsivi, emotivi, pulsionali, regressivi... ecc,  una montagna russa dei sentimenti e dei pensieri, che ci permette di capire le discese negli inferi del Rock e la risalita nel blues, oppure l'introspezione inconscia della classica fino alla protesta ragionale dell'elettronica, la ribellione emotiva del Hard alla protesta emotiva del Punk. La musica è uno strumento che ci permette di esplorare una visione individuale del sè, è terapeutica, introspettiva, va ascoltata con l'anima e come purghe sapere sentire a seconda degli stati d'animo tipi di musica che ci urtano oppure lenitiva quando ne abbiamo bisogno di ristoro.

L'ANIMA DELLA MUSICA
Cos'è la nostra anima? è una risonanza interiore formata da 3 potenzialità: intelletto, volontà e consapevolezza (quello che noi chiamiamo più comunemente  testa, cuore ed illuminazione o intesa). La musica è uguale, è conformata da 3 aspetti: la melodia (colta dal cuore o sentimento) l'armonia (colta dalla testa o intendimento) e ritmo (movimento perfetto che rispecchia il dentro con il fuori, è la dualità in azione). La melodia è il Yin, le note (emozioni) che si susseguono (orizzontalmente), noi la chiamiamo musichetta, mentre l'armonia è il Yang (intuito) nasce dal confronto dei suoni che echeggiano insieme (ti innalzano, quindi verticalmente) e poi costituiscono un accordo. L’accordo è l’unità di base dell’armonia. Quando la testa è in accordo col cuore nasce l'armonia e la melodia scaturisce il ritmo, questo rappresenta la vita fisica, la carica energetica, ciò che si traduce in slancio, in azione sia materiale che ideale. Perchè un saggio segue i ritmi della natura esterna? perchè è in armonia con la sua melodia interiore. Mentre il ritmo si muove nel tempo, la melodia e l'armonia si muovono nello spazio oppure quello che noi chiamo distanze o intervalli o note (la frequenza), musicalmente si chiamo altezze (altezze o profondità dipende se le note sono alte o basse). Cos'è che vi rimane più impresso di una canzone che pur con gli anni anche se non ve la ricordate bene qualcosa vi risuona nella memoria? E' l'armonia appunto perchè questa colpisce per prima il cuore, quando una nota si incide nel cuore (melodia) si registra anche nella memoria (armonia). 

LA MUSICA RIFLETTE L'ANIMA
Platone diceva: "La musica è una legge morale. Essa da l’anima all’universo, ali alla mente, volo all’immaginazione, attrazione alla tristezza e vita ad ogni cosa". Quando Paltone diceva queste cose voleva fare intendere che essendo la musica una vibrazione interiore, una cura anche per l'anima, dal livello della musica si può comprendere anche il livello del pensiero, della cultura, della religiosità, della politica e dell'arte di un popolo. Basta studiare i generi diversi del Jazz per comprendere la lotta razziale dell'epoca tra bianchi e neri, oppure il Metal degli anni 80 per capire la saturazione di produttività o la musica elettronica per vedere quando siamo dominati dalla tecnologia. Oggi nel mondo pervade una vibrazione di paura, quindi frequenze sempre più basse, basta vedere la musica che predomina: è musica di bassa qualità, testi cupi spesso senza senso, scollegati, sembrano parole scollegate. Allora possiamo concludere che se la musica più commerciale ed ascoltata è spicciola, di basso livello e persino spazzatura (non per caso c'è un genere trash) lo stesso è la religione, la politica, le filosofie, l'arte. Non ci meravigliamo se oggi, specialmente tra i giovani, dei geni musicali non siano ascoltati né compresi né amati. La musica classica è di nicchia, quella sperimentale è da ghetto, alcuni generi giovanili underground non sono nemmeno commerciabili (si pensi alla bellezza della musica shoegaze,  Chillwave e derivati alternative mischiati col blues e il Jazz). Ma ripetiamolo, fino a che l'emozione dominante è la paura, quindi una frequenza emotiva bassa, la mente non sarà in grado di percepire frequenze alte come quelle donate dalla buona musica. 



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