Florence

FLORENCE (2016)
Il film racconta la storia vera della cantante d'opera Florence Foster Jenkins, diventata nota per le sue scarse abilità canore. Allora, come ci è riuscita? Già da bambina aveva questo sogno, ostacolata (o meglio orientata) dal padre vedendo le sue scarse capacità canore, la oriento a diventare pianista, professione che le diede lavoro come insegnante per un tempo, ma una volta morto il padre ricevette un ingente eredita e, come capita spesso, i soldi riescono a farti arrivare dove le tue qualità sono impossibili: diventata benefattrice di teatri ed attività musicali, Florence fece tantissimo per la musica in quegli anni. Quindi oltre al potere del denaro il suo capriccio e soprattutto il fatto di credere ciecamente in se stessa ha fato sì che chi le stava intorno chiudesse un occhi e spesso anche tutti e due alle sue stonature e urlo da papera piuttosto che voce lirica. Dunque, un po come con la fiaba il re nudo, lei era ridicola ma tutti la lodavano, più per il suo entusiasmo, per il cuore che ci metteva dentro quando cantava più che per la voce. Questa sua caparbietà passo quindi come forza convincente, al punto che fece credere a tanti che lei facesse persino della parodia sulla lirica e con questo faceva divertire più che godere il suo pubblico. 

Il suo sogno diventerà realtà grazie al pianista Cosmé McMoon, interpretato nel film in maniera magistrale da un pianista che si è reso grande facendosi ridicolo ed all'attore teatrale St. Clair Bayfield, che diventa marito e manager di Florence; lui riuscirà ad organizzare un concerto per lei alla Carnegie Hall, evento storico del suo genere. Florence ci insegna che anche nella follia esiste sempre una ragione, basta crederci e farlo col cuore, anzi è morta persino d'infarto perchè i soldi non possono comprare una cosa: la fiducia in te stesso piuttosto che alle critiche dei giornalisti. Una frase immortala tutto il film e la sua vita: 

"Potete dire che non so cantare, ma non potete mai dire che non ho cantato". 


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